Le super batterie a base di canapa

La canapa, benché demonizzata da decenni (per via della cattiva fama associatale dalla marijuana), molti studi anche non espressamente medici, ne dimostrano oggi le grandi proprietà. Secondo un team di ricercatori dell’università canadese di Alberta, la cannabis potrebbe risolvere uno dei più impegnativi problemi tecnologici di oggi. Questi ricercatori hanno sviluppato un metodo altamente efficace per produrre super-batterie utilizzando la canapa come dielettrico. Tali dispositivi possono arrivare ad una densità energetica di 12 Wh per Kg (che è quasi tre volte superiore rispetto a quanto si trova oggi in commercio). 
I supercondensatori e le batterie stanno rivoluzionando i sistemi di alimentazione elettrica grazie a materiali superconduttori come il grafene, e la produzione di questo nanomateriale è costosa quanto importante per l’evoluzione di tali dispositivi, ma oggi sembra che la canapa sia una alternativa più economica ed ecologica.
La fibra di canapa è costituita per il 70% da cellulosa cristallina e questa può essere trasformata in elettrodi fatti di lamine sottilissime e dalla grande superficie tanto da permettere alta capacità di accumulo, trasporto e conservazione dell’energia. 
Le ultime ricerche mostrano che questa strada permette di raggiungere e mantenere densità energetiche molto superiori a quelle dei dispositivi commerciali odieni basati sugli ioni di litio. Il nuovo materiale risulta anche più efficiente in un più ampio intervallo di temperature, ha maggiore capacità di accumulo elettrico e prestazioni di carica e scarica molto più rapide ed efficienti. Altro risultato interessante riguarda il costo di produzione dei nanosheet di canapa, che è già ora molto inferiore a quello di un materiale non rinnovabile come il grafene e richiede processi produttivi molto più semplici.

fonte: ACS questo il team di ricerca

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